domenica 20 luglio 2014

RICORSO SOSPENSIONE PATENTE GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Giudice di Pace di 
Ricorso avverso Ordinanza del Prefetto
Nell’interesse di
Tizio , c.f. TTTGHNT67...... nato a ____, il _______ed ivi residente in Via ____ n. , rappresentato e difeso, in virtù di procura a margine del presente ricorso, dall’Avv. __________, (c. f. MMTT........) ed elettivamente domiciliato in _______ P.zza _____________, il quale dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notificazioni relative al presente procedimento all’indirizzo PEC xxxxxxxx@pec.it , comunicato all’Ordine ai senso della L. 2/2009, o al numero di fax_____
PREMESSO CHE
-       in data 17 ottobre 2013, presso l’Ufficio Notifiche del Corpo di Polizia Municipale veniva notificata a mani a delegato al ritiro per il XXXXXX, l’ordinanza di sospensione della patente, da parte del Prefetto di XXXXX provvedimento n. XXXXXX, a seguito della violazione dell’art. 186 comma secondo lett. B C.d.s., come da originale (doc. 1);
-       nell'allegata contravvenzione viene contestata la violazione dell'art. 186 comma secondo lett. B del Codice della strada, commessa, come da atti allegati, in data 05 ottobre 2013 in :::::: Via xxxxx;

SI OPPONE
Avverso la citata ordinanza prefettizia per i seguenti motivi di legittimità e merito:
L'art. 223 del Codice della Strada, al comma primo, dispone il provvedimento di sospensione della patente di guida nell'ipotesi di guida in stato di ebbrezza, per un periodo massimo di due anni. La norma in oggetto ha carattere generale e trova una specifica deroga all'interno dell'art. 186, comma nono, C.d.s.: “Qualora dall'accertamento di cui ai commi 4 e 5 risulti un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, ferma restando l'applicazione delle sanzioni di cui ai commi 2 e 2-bis, il prefetto, in via cautelare, dispone la sospensione della patente fino all'esito della visita medica di cui al comma 8”.
Tale disposizione statuisce che il Prefetto disponga la sospensione della patente di guida nel caso in cui dall'accertamento risulti un tasso alcolimetrico superiore a 1,5 g/l.
Nel caso in oggetto il valore rilevato dall’etilometro alla seconda misurazione era pari a 1,42 g/l.
Si ritiene illegittimo, sulla base della norma indicata, il provvedimento di sospensione cautelare della patente emanato dal Prefetto di Torino in quanto il valore rilevato è inferiore a 1,5 g/l.
Quanto esposto è confermato da numerose massime della giurisprudenza delle quali si riportano le più significative.
Come stabilito dal Tribunale di Milano, Sez. I, sentenza del 15 aprile 2013: “L’accertamento, a carico del conducente del veicolo sottoposto a controllo, della contravvenzione di cui all’art 186 del Codice della Strada (D.Lgs n.285 del 1992), comporta la sospensione della patente di guida, con contestuale obbligo di sottoporsi a visita medica, solo nella ricorrenza delle condizioni di cui al comma nono dell’articolo predetto, ossia in ipotesi di valore alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. In mancanza, e dunque qualora l’esito positivo dell’accertamento rilevi un tasso alcolemico inferiore a quello innanzi menzionato, deve farsi luogo all’annullamento del provvedimento di sospensione cautelare della patente di guida emesso dal Prefetto”.
Lo stesso Tribunale adito in questa sede, Giudice di Pace di Torino, Terza Sezione Civile, con la sentenza 08.01.2013 n° 129, accoglieva e faceva propria la tesi, già in passato sostenuta dalla giurisprudenza di legittimità, secondo la quale: "Dopo che allo Z. era stata contestata la violazione dell'art. 186 C.d.S., al medesimo è stata irrogata una sanzione in base all'art. 223 dello stesso codice (nel qual caso la misura, di carattere preventivo ed irrogatale dal Prefetto, ha natura cautelare e trova giustificazione nella necessità di impedire che, nell'immediato, prima ancora che sia accertata la responsabilità penale, il conducente del veicolo, nei cui confronti sussistano fondati elementi di una evidente responsabilità in ordine ad eventi lesivi dell'incolumità altrui, continui a tenere una condotta che può arrecare pericolo ad altri soggetti); è quindi evidente la diversità sia della natura della sanzione nell'uno e nell'altro caso (Cass. 28-8-2006 n. 18717) sia dei presupposti per la sua irrogazione, legati per la sospensione in via cautelare della patente di guida di cui all'art. 186 C.d.S., comma 9, all'accertamento di un valore corrispondente ad un tasso alcoolemico superiore a 1,5 grammi per litro, e per la stessa sanzione prevista dall'art. 223, comma 3, stesso codice alla configurabilità di "altre ipotesi di reato" rispetto a quelle richiamate dal comma 1, dello stesso articolo.
Pertanto ricorre la violazione della L. 24 novembre 1981, n. 689, art. 14, - per il quale deve sussistere la necessaria correlazione tra fatto contestato e fatto assunto a base della sanzione irrogata - considerato che la sanzione comminata allo Z. era correlata ad una fattispecie diversa da quella attribuita a quest'ultimo in sede di contestazione."(Cass. civ., Sez. II, sentenza 19 ottobre 2010, n. 21447). Sulla base di tali premesse, e sulla considerazione secondo la quale la sanzione comminata fosse correlata ad una fattispecie diversa da quella attribuita, si è ritenuto mancante il presupposto sostanziale che potesse legittimare la sospensione della patente di guida.
Sulla stessa scia dell’orientamento giurisprudenziale pocanzi citato, il Giudice di Pace di Monopoli, con sentenza del 10 ottobre 2011 ha statuito che: “in caso di contestazione della violazione dell’art 186 del C.d.S. la sanzione accessoria della sospensione della patente va applicata soltanto in caso di tasso alcolemico superiore ad 1,5 grammi per litro. Nel caso in cui venga riscontrato un valore minore, invece, la sospensione della patente non è obbligatoria né può essere applicata ai sensi dell’art. 223 del C.d.s. che regola, invece, una fattispecie diversa”.
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza del 19.10.2010 n. 21447 ha confermato che: “L'ordinanza di sospensione cautelare della patente di guida da parte del Prefetto ai sensi dell'art. 223 del Codice della Strada ( D.Lgs. n. 285 del 1992) non può considerarsi come atto dovuto da emanare a seguito dell'accertamento della contravvenzione di cui all'art. 186 del citato codice. In tal senso, infatti, si evidenzia come, alla violazione di cui al predetto art. 186, consistente nella guida di un autoveicolo in stato di ebbrezza e costituente fatto penalmente rilevante, può conseguire, ai sensi del nono comma della stessa disposizione normativa, la sospensione della patente di guida, a titolo di sanzione amministrativa accessoria in seguito all'accertamento del reato. Viceversa, l'art. 223 del Codice della Strada prevede che la sanzione della sospensione della patente di guida, quale misura preventiva ed irrogabile dal Prefetto, abbia natura cautelare volta ad evitare che, nell'immediatezza dei fatti, prima ancora che sia stata accertata la responsabilità penale, il conducente del veicolo, verso cui sussistono fondati elementi della sua responsabilità in ordine ad eventi lesivi dell'incolumità altrui, perseveri nell'assumere una condotta lesiva per gli altri. È, dunque, evidente la diversità sia della natura della sanzione prevista dalle due norme, che dei presupposti per la sua irrogazione, dal momento che per la sospensione in via cautelare della patente di guida di cui all'art. 186, comma 9 Codice della Strada, occorre che sia stato accertato un tasso alcoolemico superiore a 1,5 grammi per litro, mentre per quella prevista a norma dell'art. 223, comma 3 del medesimo codice, occorre la sussistenza di "altre ipotesi di reato" rispetto a quelle richiamate al primo comma dello stesso articolo. Ne deriva che all'accertamento della violazione ex art. 186 citato non può seguire la sanzione prevista dall'art. 223, in quanto ciò violerebbe l'art. 14 della legge n. 689 del 1981, secondo cui deve sussistere una necessaria correlazione tra fatto contestato e fatto posto a fondamento della sanzione poi irrogata. Ciò premesso, nel caso di specie, si è ritenuta illegittima la sentenza gravata laddove aveva asserito che, correttamente, dopo che all'attuale ricorrente gli era stata contestata la violazione di cui all'art. 186 Codice della Strada, era seguita, quale atto dovuto, l'emissione da parte del Prefetto dell'ordinanza di sospensione cautelare della patente di guida ex art. 223 dello stesso codice. Invero, sulla base di quanto suesposto, il giudice di prime cure non si era avveduto che al ricorrente era stata comminata una sanzione correlata ad una fattispecie diversa da quella attribuitagli in sede di contestazione e che non gli doveva, comunque, essere irrogata giacché il suo tasso alcoolemico non era superiore alla soglia di 1,5 grammi per litro prevista quale condizione per l'applicazione della sanzione in parola ai sensi del nono comma dell'art.186.
Alla luce di quanto statuito dalle citate massime di giurisprudenza e legittimità e per i motivi de facto suesposti
CHIEDE
la sospensione e l'annullamento dell'ordinanza di sospensione prefettizia qui impugnata, nonché tutti i conseguenti provvedimenti che si riterrà opportuno emettere a fronte delle citate circostanze, con vittoria di spese ed onorari.
XXXXX, lì 22 ottobre 2013

Avv. :::::::::::::::::

venerdì 18 luglio 2014

Lettera missiva raccomandata - Esempio pagamento fatture non corrisposto

STUDIO LEGALE 
Indirizzo
Email 

Avv. 
Avv.

Luogo, 18/07/2014

Spett.le,
XXXXX S.r.l.
Via Vai 4
10100 - TORINO

RACCOMANDATA A.R.


Oggetto: XXXXX S.r.l c/ Tizio

Formulo la presente in nome e per conto della mia Cliente, XXX S.r.l, in persona del rappresentante legale pro tempore, la quale mi ha conferito l’incarico di agire nei Vs. confronti al fine di recuperare la complessiva somma pari ad Euro  dovuta in forza delle seguenti fatture, che ad oggi risultano ancora insolute:
·  n° 1 del ..... per la somma di Euro
    n° 2 del ..... per la somma di Euro
  n° 3 del ..... per la somma di Euro
Va da sé che tale situazione di inadempienza non può essere ulteriormente tollerata.
Tutto ciò premesso,Vi invito e diffido pertanto a volermi fare tenere, nel termine di 15 giorni dalla data della presente, la somma di , oltre interessi di mora nella misura di cui all’art. 5 del D.lgs. n. 231/02 e spese per il mio intervento che, allo stato, quantifico in €
In difetto di Vostra spontanea attivazione nel predetto termine mi vedrò costretto ad adire le più opportune vie giudiziali per meglio tutelare gli interessi della mia Assistita, senza ulteriore preavviso e con aggravio di spese a Vostro carico.
Confido in un fattivo riscontro e auspico nella risoluzione stragiudiziale della questione.

Distinti saluti.

Avv.

RICORSO CARTELLA EQUITALIA - istanza di autotutela.

Il modulo e' da utilizzare tramite copia/incolla su un documento di testo.
Da redigere n carta libera. Consegnare a mano o inviare per raccomandata a/r


Inizio modulo
RICHIESTA DI RIESAME IN AUTOTUTELA

All'Ufficio........ (indicare l'ufficio che ha emesso l'atto illegittimo o infondato. Per i tributi locali indicare l'ufficio tributi del Comune)
Via........
Cap.......citta'........

OGGETTO: Richiesta di annullamento di atto illegittimo ai sensi dell'Art. 68 del DPR n.287/92, dell'Art.2 quater del DL n.564/94 convertito nella legge 656/94 e del DM n.37/97.

Il/La sottoscritto/a...............nato/a...............il...............C.F...............residente in...............Via................n......telefono...............telefax...............posta elettronica...............

PREMESSO
Che con .................. (l'avviso, la cartella di pagamento, etc) n.........del .................................. notificato/a il.................... in relazione all'anno di imposta.......................................relativo all'immobile sito in...... Via .....(solo per domande relativi a tributi locali come ICI, Tarsu, etc.) codesto Ufficio ha chiesto il pagamento di euro..................irrogando sanzioni per euro..............

CONSIDERATO CHE
Tale provvedimento appare illegittimo perche' (descrivere brevemente le motivazioni relative al proprio caso, specificando l'errore e i dati corretti, vedi nota)..........................................................

DICHIARA
- di essere informato che, ai sensi e per gli effetti D.Lgs 196/2003, i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la dichiarazione viene resa;
- di essere consapevole che in caso di dichiarazioni false si rendono applicabili le sanzioni civili e penali previste per legge.

CHIEDE
A codesto Ufficio, previa sospensione degli effetti dell'atto e riesame del provvedimento sopra indicato, di procedere al suo annullamento (o rettifica, specificare a seconda del caso).

Allega:
- copia dell'atto del quale si chiede l'annullamento;
- documentazione che comprovi l'illegittimita' del documento (ricevute di pagamento, prove relative all'errore di persona, visure catastali, etc.etc.);
- copia del documento di identita'.

Luogo e data:........................

Firma.................................

Fine modulo

NOTE:
Esempi di motivazioni per cui e' richiedibile l'annullamento o la rettifica degli atti:
* errore di persona;
* evidente errore logico o di calcolo;
* errore sul presupposto dell'imposta;
* doppia imposizione;
* mancata considerazione di pagamenti di imposta regolarmente eseguiti;
* mancanza di documentazione successivamente sanata (non oltre i termini di decadenza);
* sussistenza dei requisiti per fruire di deduzioni, detrazioni o regimi agevolati, precedentemente negati;
* errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall'amministrazione.
Per quanto riguarda i tributi locali:
* immobile/i dichiarato con estremi catastali diversi da quelli effettivi;
* errata indicazione della rendita catastale;
* immobile venduto in data....... con atto di rogito.........
* erronea indicazione delle quote di possesso;
* mancata applicazione della detrazione per abitazione principale;
* Etc.etc.

ATTENZIONE!
-La presentazione dell'istanza di autotutela NON sospende automaticamente il termine di pagamento dell'atto ne' quello per fare il ricorso giudiziale (davanti al giudice di pace o la commissione provinciale tributaria, a seconda del caso). Se non si ottiene tale sospensione o qualora l'ente non risponda entro detti termini, e' bene procedere al ricorso giudiziale perche' tale possibilita' non decada con lo scadere dei termini stessi. Per tale motivo e' anche consigliabile presentare l'istanza di autotutela con tempestivita'.
- L'ente a cui viene fatta la richiesta non e' obbligato per legge ad annullare o rettificare l'atto. Nel caso in cui resti inerte o risponda negativamente si dovra' tentare il ricorso giudiziale nei termini previsti per lo specifico atto
- L'istanza puo' essere presentata anche se si e' gia' pagato. In tal caso all'annullamento, totale o parziale, seguira' un rimborso.

MODELLO RICORSO AVVERSO SANZIONE AMMINISTRATIVA - multa

RICORSO IN OPPOSIZIONE A SANZIONE AMMINISTRATIVA




ALL'UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI .



Il sottoscritto/a ..
nato/a  il Codice Fiscale 
residente a  via/piazza .. n. 
CAP tel. n. . fax. ..
e-mail . ai fini del presente ricorso
domiciliato presso (NB: compilare sempre confermando la residenza se non
diversa) :
..
Ai sensi degli artt. 6-7 del Dlgs n.150/2011
RICORRE 
CONTRO (indicare l'Ente che si oppone es. Comune, Prefettura, etc.)
.
.



IMPUGNANDO L'ATTO (indicare gli estremi del verbale, cartelle, ordinanza, etc.)
tipo atto n. .. del
. ricevuto il .
.
.



PER I SEGUENTI MOTIVI (esporre le motivazioni poste a fondamento del ricorso):
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Ciò premesso,
 CHIEDE 

al sig. Giudice di pace l'annullamento del provvedimento impugnato in epigrafe ed
in via subordinata, nel caso di inopinato rigetto, l'applicazione del minimo edittale.


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DICHIARA
Ai sensi dell'art. 14, comma 2 DPR 115/2002 che il valore della presente causa è di
€.  . e pertanto versa il contributo di € .. oltre a € .... per
spese forfetizzate.
AUTORIZZA
La notifica delle comunicazioni di rito al proprio [ ] fax e/o [ ] indirizzo mail sopra
indicati.




Allega:
1) Originale dell'atto impugnato;
2) Attestazione versamento contributo unificato e marche
3) Fotocopia documento identità
4) 
5) 


Data .
IL RICORRENTE

martedì 15 luglio 2014

RICORSO MULTA: come fare?

Non tutti sanno che, molto spesso, le multe possono essere annullate con ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
Un motivo è sicuramente quello del ritardo della notifica della sanzione, qualora dovesse arrivare oltre i 90 giorni previsti dalla legge. Esistono anche diversi vizi di forma che possono essere presenti nei verbali di contestazione per violazione del Codice della Strada.
Si tratta di un errore proprio degli atti formali, ossia non sono state rispettate le forme prescritte per quell’atto che, di conseguenza, diventa viziato. E sono tanti i vizi di forma che possiamo riscontrare in un verbale:
  • La mancata indicazione della presenza dei cartelli che avrebbero dovuto avvertire l’autista della presenza degli autovelox;
  • La mancata presenza della verifica, prevista dalla legge, sulla perfetta funzionalità dell’autovelox;
  • La mancata o errata indicazione dell’autorità competente per il ricorso;
  • La mancata indicazione del titolare, responsabile ed incaricato del trattamento dei dati personali;
  • L’errore sulla norma violata o sulla sanzione da pagare.
Questi sono solo alcuni esempi di vizi di forma che, incredibilmente, spesso, si verificano.
Il procedimento che si dovrebbe seguire per farsi cancellare una multa:
Il ricorso al Prefetto può essere effettuato entro 60 giorni dalla notifica della sanzione, presso il comando di Polizia Municipale o presso la Prefettura del capoluogo di Provincia competente per territorio.
La domanda del ricorso deve essere presentata in carta semplice a mezzo raccomandata A/R o di persona.
Deve contenere le generalità, i dati della vettura, gli identificativi del verbale, il motivo della contestazione ed il motivo per cui si richiede la sospensione della sanzione. Ovviamente vanno allegati la copia del verbale e tutto il materiale utile a sostegno della richiesta. Si può anche chiedere di essere ascoltati personalmente per un miglior chiarimento dei fatti in contestazione.
A questo punto, se il Prefetto rileva un “errore” nella redazione del verbale, accoglie il ricorso ed annulla la contravvenzione.
In caso contrario, il Prefetto, entro 120 giorni, emette un’ordinanza di pagamento di importo maggiore rispetto a quello della multa contestata (la legge, in questo caso, prevede che la sanzione pecuniaria deve essere almeno il doppio di quella originaria, aumentata della spesa di procedimento).
In questo caso si può ancora ricorrere al Giudice di Pace, entro 30 giorni dalla notifica.
Il ricorso al Giudice di Pace può essere presentato anche “saltando” il ricorso al Prefetto, purchè non sia già stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi consentiti.
Il ricorso va effettuato presso l’ufficio competente territorialmente, in base al luogo in cui è avvenuta l’infrazione.
La domanda deve essere presentata entro 30 giorni dalla notifica del verbale, a mano, per posta o via internet, allegando, anche in questo caso, la copia del verbale e tutta la documentazione utile a sostegno della richiesta.
Purtroppo, dal 1° gennaio 2010, il ricorso al Giudice di Pace non è più gratuito ma occorre pagare un contributo unificato che varia in proporzione al valore della multa.
In ogni caso, sia per il ricorso al Prefetto sia per il ricorso al Giudice di Pace, non è necessaria la presenza di un avvocato.
La stessa, invece, diventa obbligatoria nel caso in cui il Giudice di Pace rigetti il ricorso e si voglia adire il Tribunale.

giovedì 3 luglio 2014

BREVE FORMULARIO ATTI DEL PROCESSO CIVILE


SCHEMA DI ATTO DI CITAZIONE: 
TRIBUNALE DI ..... 
ATTO DI CITAZIONE 
Il Sig. ....., nato a……….., il………, C.F. ………….., residente a ....., via ....., n. ....., elettivamente
domiciliato a ....., via ....., n. ....., presso lo studio dell'Avv. ..... che lo rappresenta e difende in virtù di
procura alle liti conferita in calce al presente atto
PREMESSO CHE 
1) ……………..
2) …………….
3) …………….
4) …………….. (ENUNCIAZIONE DEL FATTO)
CONSIDERATO CHE
- ………………..
- ………………..  6
- ………………..
- ……………….. (ENUNCIAZIONE DELLE RAGIONI DI DIRITTO)
Tutto ciò premesso e considerato, il sig………., come in epigrafe rappresentato e difeso,
CITA 
il Sig. ...…. (o i Sig.ri o la società)…………………....., residente in (con sede a) ...……………, via
....., n......, a comparire innanzi al Tribunale di ………...., sito in ………, via …….., per l'udienza del
...……, ora di rito, dinanzi al Giudice che sarà designato, ai sensi dell'art. 168 bis c.p.c., con l'invito a
costituirsi nel termine di almeno venti giorni prima della suddetta udienza ai sensi e nelle forme
stabilite dall'art. 166 c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le
decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che, in difetto di costituzione, si procederà in sua
contumacia, per sentir accogliere le seguenti
CONCLUSIONI 
Voglia l’Ill.mo Giudice adito, respinta ogni contraria eccezione e deduzione, ……………
In via principale:
…………………..
In via subordinata
……………………
In entrambe le ipotesi, con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente giudizio, oltre a IVA e CNAP
come per legge.
* ai sensi e per gli effetti di cui alla normativa sulla determinazione ed il versamento del contributo
unificato, si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro……..(oppure è
indeterminato o indeterminabile).*
In via istruttoria chiede ammettersi prova testimoniale (e interrogatorio formale) sui seguenti capitoli
(oppure sulle circostanze di cui ai punti da 1) a X) della narrativa del presente atto, da intendersi qui
integralmente trascritti, preceduti dalla locuzione “vero che”):
a).....
b)…..
c)…..
Indica a testi i Sig.ri ....……., residenti a………
Offre in comunicazione mediante deposito in cancelleria, i seguenti documenti;
1)
2)  7
3)
* Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 170, comma 4, c.p.c., il sottoscritto difensore dichiara di voler
ricevere le comunicazioni previste nella predetta norma al seguente numero di telefax: …………….
(oppure: al seguente indirizzo e-mail: ……………….)*
....., lì ..... Avv. .....
PROCURA ALLE LITI 
Conferisco mandato all’Avv…….., affinché mi rappresenti e difenda nel presente giudizio, in ogni sua
fase e grado, attribuendogli a tal fine ogni più ampia facoltà di legge, compresa quella di transigere,
rinunciare agli atti, accettare la rinuncia agli atti, proporre domande riconvenzionali e chiamare in
causa terzi. Eleggo domicilio presso il suo studio, in ………, via …………. Presto consenso al
trattamento dei dati personali sensibili ai fini dell’espletamento del presente mandato.
(firma del cliente)
per autentica
(firma dell’Avv. …….)
_________________________________________________________________________________
SCHEMA DI COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA: 
TRIBUNALE DI ..... 
COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA 
Nella causa ….contro ……rgn.3333… 
Il Sig. Caio., nato a……….., il………, C.F. ………….., residente a ....., via ....., n. ....., elettivamente 
domiciliato a ....., via ....., n. ....., presso lo studio dell'Avv. ..... che lo rappresenta e difende in virtù di 
procura alle liti conferita in calce al presente atto 
CONTRO 
Tizio rapp.to e difeso dall’avv 
PREMESSO CHE 
1) Con atto di citazione notificato in data …Tizio conveniva ……Caio innanzi a Codesto Tribunale 
per …( riportare le conclusioni dell’atto di citazione)………..  17
2) a sostegno della propria domanda Tizio adduceva la….. ENUNCIARE BREVEMENTE I FATTI E 
LE RAGIONI DI DIRITTO ADDOTTI NELL’ATTO DI CITAZIONE…. 
Si costituisce in giudizio Caio il quale contesta la domanda avversaria perché inammissibile ed 
infondata e ne chiede il rigetto per le seguenti ragioni in fatto ed in diritto: 
1)…. 
2)…. 
3)….…………….. (ENUNCIAZIONE DELLE RAGIONI IN FATTO ED IN DIRITTO) 
N.B.SE VENGONO SPIEGATE ECCEZIONI PRELIMINARI DI RITO QUALI LA CARENZA 
DI GIURISDIZIONE ; la LEGITTIMAZIONE DI AGIRE OPPURE ECCEZIONI DI MERITO 
PRECLUSIVE DELL’ACCERTAMENTO NEL MERITO (PRESCRIZIONE DEL DIRITTO ) 
CONSIGLIO DI DISPORLE IN ORDINE SECONDO L’ORDINE DI ESAME DEL GIUDICE: 
AD ESEMPIO: 
I.ECCEZIONE PRELIMINARE DI CARENZA DI GIURISDIZIONE 
II.ECCEZIONE DI PRESCRIZIONE DEL DIRITTO 
NEL MERITO:La domanda è infondata ecc.ecc. 
Tutto ciò premesso e considerato, il sig………., come in epigrafe rappresentato e difeso, 
così 
CONCLUDE: 
Voglia l’Ill.mo Giudice adito, respinta ogni contraria eccezione e deduzione, …………… 
In via principale: 
………………….. 
In via subordinata 
…………………… 
In via ulteriormente subordinata 
In entrambe le ipotesi, con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente giudizio, oltre a IVA e CPA 
come per legge. 
In via istruttoria chiede ammettersi prova testimoniale (e interrogatorio formale) sui seguenti capitoli 
(oppure sulle circostanze di cui ai punti da 1) a X) della narrativa del presente atto, da intendersi qui 
integralmente trascritti, preceduti dalla locuzione “vero che”): 
a).....  18
b)….. 
c)….. 
Indica a testi i Sig.ri ....……., residenti a……… 
Offre in comunicazione mediante deposito in cancelleria, i seguenti documenti; 
1) 
2) 
3) 
....., lì ..... Avv. ..... 
PROCURA ALLE LITI 
Conferisco mandato all’Avv…….., affinché mi rappresenti e difenda nel presente giudizio, in ogni sua 
fase e grado, attribuendogli a tal fine ogni più ampia facoltà di legge, compresa quella di transigere, 
rinunciare agli atti, accettare la rinuncia agli atti, proporre domande riconvenzionali e chiamare in 
causa terzi. Eleggo domicilio presso il suo studio, in ………, via …………. Presto consenso al 
trattamento dei dati personali sensibili ai fini dell’espletamento del presente mandato. 
(firma del cliente) 
per autentica 
(firma dell’Avv. …….) 
SCHEMA DI COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA CON 
CHIAMATA DI TERZO IN CAUSA, 
TRIBUNALE DI ..... 
COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA 
Nella causa ….contro ……rgn.3333… 
Il Sig. Caio., nato a……….., il………, C.F. ………….., residente a ....., via ....., n. ....., elettivamente 
domiciliato a ....., via ....., n. ....., presso lo studio dell'Avv. ..... che lo rappresenta e difende in virtù di 
procura alle liti conferita in calce al presente atto 
CONTRO 
Tizio rapp.to e difeso dall’avv 
PREMESSO CHE 
1) Con atto di citazione notificato in data …Tizio conveniva Caio innanzi a Codesto Tribunale per …( 
riportare le conclusioni dell’atto di citazione)………..  19
2) a sostegno della propria domanda Tizio adduceva la….. ENUNCIARE BREVEMENTE I FATTI E 
LE RAGIONI DI DIRITTO ADDOTTI NELL’ATTO DI CITAZIONE…. 
Si costituisce in giudizio Caio il quale contesta la domanda avversaria perché inammissibile ed 
infondata e ne chiede il rigetto per le seguenti ragioni in fatto ed in diritto: 
1)…. 
2)…. 
3)….…………….. (ENUNCIAZIONE DELLE RAGIONI IN FATTO ED IN DIRITTO) 
4) Tuttavia nella denegata ipotesi in cui la domanda avversaria venisse ritenuta infondata si precisa che 
Tizio è assicurato con la società xxxx Ass.ni s.p.a. in forza di contratto di assicurazione del xxxx 
polizza num xxxx ( doc.5) 
Tutto ciò premesso e considerato, il sig………., come in epigrafe rappresentato e difeso, 
così CONCLUDE: 
Voglia l’Ill.mo Giudice adito, respinta ogni contraria eccezione e deduzione, …………… 
In via preliminare autorizzare Tizio alla chiamata in causa ex art.106 della società xxxx 
Assicurazioni s.p.a. per essere manlevato e garantito. 
In via principale: respingere la domanda avversaria………………….. 
In via subordinata…………… 
…………………… 
In via ulteriormente subordinata 
In entrambe le ipotesi, con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente giudizio, oltre a IVA e CNAP 
come per legge. 
Tizio pertanto 
CHIEDE 
che l’ill.mo dott….voglia rinviare la prima udienza di trattazione fissata per il giorno.. 
provvedendo con decreto a fissare la data della nuova udienza allo scopo di consentire la 
citazione del terzo nel rispetto dei termini dell’art.163 bis.c.p.c. 
In via istruttoria chiede ammettersi prova testimoniale (e interrogatorio formale) sui seguenti capitoli 
(oppure sulle circostanze di cui ai punti da 1) a X) della narrativa del presente atto, da intendersi qui 
integralmente trascritti, preceduti dalla locuzione “vero che”): 
a)..... 
b)…..  20
c)….. 
Indica a testi i Sig.ri ....……., residenti a……… 
Offre in comunicazione mediante deposito in cancelleria, i seguenti documenti; 
1) 
2) 
3) 
....., lì ..... Avv. ..... 
PROCURA ALLE LITI 
Conferisco mandato all’Avv…….., affinché mi rappresenti e difenda nel presente giudizio, in ogni sua 
fase e grado, attribuendogli a tal fine ogni più ampia facoltà di legge, compresa quella di transigere, 
rinunciare agli atti, accettare la rinuncia agli atti, proporre domande riconvenzionali e chiamare in 
causa terzi. Eleggo domicilio presso il suo studio, in ………, via …………. Presto consenso al 
trattamento dei dati personali sensibili ai fini dell’espletamento del presente mandato. 
(firma del cliente) 
per autentica 
(firma dell’Avv. …….)
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SCHEMA DI COMPARSA CONCLUSIONALE 
TRIBUNALE DI NAPOLI 
COMPARSA CONCLUSIONALE PER 
tizio rappresentato e difeso dall'avv.... convenuto 
contro 
Caio rappresentato e difeso dall'avv. Attore 
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 
-Con atto di citazione notificato in data Caio convenire in giudizio tizio per sentir accogliere le seguenti 
conclusioni:.....RIPORTARE LE CONCLUSIONI AVVERSARIE 
-costituitosi in data... Tizio insisteva per il rigetto della domanda avversaria per le seguenti ragioni:  24
EVIDENZIARE IN FORMA SINTETICA TUTTE LE ECCEZIONI E DIFESE DELL'ATTO DI 
COSTITUZIONE. 
-All'udienza della venivano sentiti testimoni i quali... RIPORTARE SINTETICAMENTE LE 
RISULTANZE DELLA PROVA TESTIMONIALE 
-all'udienza della veniva affidato l'incarico al c.t.u. Dott..... per accertare l'entità delle 
lesioni..RIPORTARE IL QUESITO AL CTU. 
-La c.t.u. veniva depositata in data... e così concludeva RIPORTARE LE CONCLUSIONI DELLA 
CTU 
-all'udienza del….. venivano precisate le conclusioni. 
FATTO E DIRITTO 
 La domanda proposta da Caio è infondata per i seguenti motivi 
1.ECCEZIONE PREGIUDIZIALE DI CARENZA DI LEGITTIMAZIONE /GIURISDIZIONE/ 
COMPETENZA 
2.ECCEZIONE PRELIMINARE DI PRESCRIZIONE… 
3.ECCEZIONE PRELIMINARE DI DECADENZA….. 
4.NEL MERITO: 
SVOLGERE TUTTE LE DIFESE NEL MERITO RIASSUMENDO LE RISULTANZE 
ISTRUTTORIE. OGNI VOLTA CHE VIENE RICHIAMATA LA RISULTANZA DI UN 
DOCUMENTO È NECESSARIO RICHIAMARE IL DOCUMENTO E TALVOLTA (PER 
DOCUMENTI LUNGHI ) RICHIAMARE LA PAGINA ED IL RIGO CITATI. NEL CASO IN CUI 
SI RICHIAMINO LE RISULTANZE DI TESTIMONIANZE È OPPORTUNO RICHIAMARE IN 
CORSIVO LA FRASE UTILIZZATA DAL TESTIMONE. NEL CASO IN CUI ALCUNE 
CIRCOSTANZE DI FATTO SIANO DATE PER PACIFICHE È OPPORTUNO RICHIAMARE IL 
PUNTO DELLA DIFESA AVVERSARIA CHE DÀ PER PACIFICA LA CIRCOSTANZA. 
Tutto ciò premesso Tizio insiste per l'accoglimento delle già precisate conclusioni. 
Oppure :Tutto ciò premesso Tizio così conclude: 

CONCLUSIONI GIÀ SPIEGATE. 
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SCHEMA DEL RICORSO EX ART.414 C.P.C.: 

TRIBUNALE DI XXXX -SEZ.LAVORO E PREVIDENZA 

RICORSO 
Il Sig. Caio., nato a……….., il………, C.F. ………….., residente a ....., via ....., n. ....., elettivamente 
domiciliato a ....., via ....., n. ....., presso lo studio dell'Avv. ..... che lo rappresenta e difende in virtù di 
procura alle liti conferita in calce al presente atto 
PREMESSO IN FATTO CHE: 

1-riportare tutti i fatti storici rilevanti possibilmente in ordine cronologico. 
In primis citare sempre il titolo dell’azione: 
ad es. se si tratta di riconoscere un demansionamento: citare il rapporto di lavoro intercorrente tra Tizio 
e Caio,il contratto di lavoro e l’inquadramento; 
se si tratta di riconoscere un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato citare il rapporto 
intercorrente tra Tizio e Caio; 
se si tratta di un’azione di risarcimento del danno da infortunio sul lavoro citare in primis l’infortunio 
sul lavoro; 
 DIRITTO 
CITARE TUTTE LE DIFESE IN DIRITTO A SOSTEGNO DELLA DOMANDA. 

Tanto premesso ,CAIO ut supra rappresentato e difeso chiede che l’ ill.mo sig. Giudice del Lavoro 
voglia fissare l’udienza di discussione nella causa ai sensi dell’art.415c.p.c. con termine per consentire 
la notifica del ricorso e del pedissequo decreto a TIZIO residente in xxxxxx via xxxxx per sentire 
accogliere le seguenti conclusioni: 
Piaccia all’Ill.mo Giudice adito, contrariis reiectis, : 
Riconoscere….. 
Condannare…. 
Con vittoria di spese ed onorari idi causa 
In via istruttoria si chiede l’esame testimoniale di Mevio e Sempronio che dovranno essere sentiti sulle 
circostanze di cui ai n.5 della premessa in fatto preceduta dal D.V.C.. 
 Si chiede l’interrogatorio formale di Tizio sulle circostanze di cui ai numeri 1-2-5-6 premessa in fatto 
Si producono i seguenti documenti in copia: 
1.. 
2.. 

Avv…………
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SCHEMA DI MEMORIA DIFENSIVA ART 416 C.P.C. 
TRIBUNALE DI XXXX -SEZ.LAVORO E PREVIDENZA 

MEMORIA DIFENSIVA 
Il Sig. Caio., nato a……….., il………, C.F. ………….., residente a ....., via ....., n. ....., elettivamente 
domiciliato a ....., via ....., n. ....., presso lo studio dell'Avv. ..... che lo rappresenta e difende in virtù di 
procura alle liti conferita in calce al presente atto 
CONTRO 
TIZIO con l’avv. 
Nella causa n…rg. 
PREMESSO CHE: 

1-con ricorso notificato unitamente a decreto di fissazione di udienza Tizio conveniva in giudizio il 
resistente per sentirlo condannare a …….previo riconoscimento dell’intercorso rapporto di lavoro 
dipendente …. 
2.riportare sinteticamente tutti i fatti storici allegati dal ricorrente e le difese. 
Si costituisce nel presente giudizio Caio che insiste sin da ora nel rigetto della domanda avversaria 
perché infondata per i seguenti motivi. 
FATTO E DIRITTO 
E ‘OPPORTUNO SUDDIVIDERE LA MEMORIA IN CAPITOLI CON TUTTE LE ECCEZIONI IN 
ORDINE LOGICO OVVERO: 
1.ECCEZIONE PREGIUDIZIALE DI CARENZA DI LEGITTIMAZIONE /GIURISDIZIONE/  28
COMPETENZA 
2.ECCEZIONE PRELIMINARE DI PRESCRIZIONE… 
3.ECCEZIONE PRELIMINARE DI DECADENZA…. 
4 NEL MERITO: 
ESPORRE I FATTI (MODIFICATIVI ,IMPEDITIVI ESTINTIVI DELLA PRETESA ALTRUI ) DA 
ALLEGARE E CONTESTARE I FATTI ESPOSTI DALLA CONTROPARTE. 
5 DIFESE: 
CONTESTARE L’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA VOLUTA DALLA CONTROPARTE 
**** 

Tanto premesso ,CAIO ut supra rappresentato e difeso insiste per il rigetto della domanda 
avversaria.Con vittoria di spese ed onorari. 
Oppure 
Piaccia all’Ill.mo Giudice adito, contrariis reiectis, : 
In tesi dichiarare il difetto di giurisdizione in favore del G.A.; 
In ipotesi respingere la domanda avversaria perché infondata. 
Con vittoria di spese ed onorari idi causa 
In via istruttoria si chiede l’esame testimoniale di Mevio e Sempronio che dovranno essere sentiti sulle 
circostanze di cui ai n.5 della premessa in fatto preceduta dal D.V.C.. 
Si chiede l’interrogatorio formale di Tizio sulle circostanze di cui ai numeri 1-2-5-6 del fatto 
Si producono i seguenti documenti in copia: 
1.. 
2.. 

Avv………… 

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mercoledì 2 luglio 2014

GIUDIZIO - PROCEDIMENTI SPECIALI – GIUDIZIO ABBREVIATO - RICHIESTA - TERMINE – GIUDIZIO ABBREVIATO IN SEDE DI UDIENZA PRELIMINARE – TERMINE ULTIMO PER LA RICHIESTA – IDENTIFICAZIONE

Le Sezioni unite, risolvendo il contrasto insorto tra le Sezioni semplici della Corte di cassazione, hanno affermato che nell'udienza preliminare la richiesta di giudizio abbreviato può essere presentata dall'imputato anche dopo la formulazione delle conclusioni da parte del pubblico ministero, ma comunque non oltre le conclusioni definitive rassegnate dal proprio difensore.
 

Sentenza n. 20214 udienza del 27 marzo 2014 - depositata il 16 maggio 2014
(Sezione Terza Penale, Presidente G. Santacroce, Relatore L. Bianchi

REATI CONTRO IL PATRIMONIO – DELITTI – RICICLAGGIO E ILLECITO REIMPIEGO – BENI PROVENIENTI DAL DELITTO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA – CONCORRENTE NEL DELITTO ASSOCIATIVO – RESPONSABILITÀ ANCHE PER IL DELITTO PRESUPPOSTO – CONFIGURABILITÀ – ESCLUSIONE.


Le Sezioni unite, risolvendo il contrasto insorto tra le Sezioni semplici della Corte di cassazione, hanno affermato che non è configurabile il concorso fra i delitti di cui agli artt. 648-bis o 648-ter cod. pen. e quello di associazione mafiosa, quando la contestazione di riciclaggio o reimpiego riguardi denaro, beni o utilità provenienti proprio dal delitto di associazione mafiosa. Nel medesimo contesto, le Sezioni Unite hanno altresì chiarito: - che il delitto presupposto dei reati di riciclaggio e di reimpiego di capitali può essere costituito dal delitto di associazione mafiosa, riconosciuto di per sé idoneo a produrre proventi illeciti; - che l’aggravante prevista dall’art. 416-bis, comma 6, cod. pen. è configurabile nei confronti dell’associato autore del delitto che ha generato i proventi oggetto di successivo reimpiego da parte sua; - che i fatti di autoriciclaggio e reimpiego sono punibili, sussistendone i presupposti normativi, ai sensi dell’art. 12-quinquies d.l. n. 306 del 1992, conv. con modificazioni dalla l. n. 356 del 1992.
 

Sentenza n. 25191 udienza del 27 febbraio 2014 - depositata il 13 giugno 2014
(Sezioni Unite Penali, Presidente G. Santacroce, Relatore M.Cassano)

OPPOSIZIONE A SANZIONE AMMINISTRATIVA - APPELLO - REGIME INTERMEDIO TRA IL DLG. N. 40 DEL 2006 E IL D.LGS. 150 DEL 2011 - FORMA DELL'ATTO - CITAZIONE - ERRONEA UTILIZZAZIONE DEL RICORSO - SANATORIA - LIMITI E CONDIZIONI


Le Sezioni unite hanno enunciato il principio secondo il quale, nel regime intermedio tra il d.lgs. n. 40 del 2006 e il d.lgs. n. 150 del 2011, nei giudizi di opposizione ad ordinanza ingiunzione l’appello deve essere proposto con citazione e non con ricorso, la cui erronea utilizzazione è suscettibile di sanatoria solo a condizione che, nel termine previsto dalla legge, l’atto sia stato non solo depositato nella cancelleria del giudice ma anche notificato alla controparte.
 

Sentenza n. 2907 del 10 febbraio 2014
(Sezioni Unite Civili, Presidente F. Miani Canevari, Relatore S. Petitti)

PROPRIETA' - AZIONI A DIFESA - RICHIESTA DI RILASCIO DI BENE DETENUTO SINE TITULO DEL QUALE L'ATTORE ASSUMA DI ESSERE PROPRIETARIO SENZA CHIEDERE L'ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' - NATURA DELL'AZIONE - RIVENDICAZIONE O AZIONE PERSONALE - CONDIZIONI - LIMITI


Le Sezioni Unite, a composizione di contrasto, hanno enunciato il principio per cui le difese di carattere petitorio opposte ad un’azione di rilascio o consegna non determinano la trasformazione in reale della domanda proposta e mantenuta ferma dall’attore come personale, la quale, peraltro, è destinata ad ottenere l’adempimento dell’obbligazione di ritrasferire un bene già trasmesso alla controparte in forza di un negozio come il comodato o la locazione e non può surrogare, eludendo il relativo rigoroso onere probatorio, l’azione di rivendicazione che deve essere proposta quando la domanda sia diretta ad ottenere la riconsegna da chi dispone del bene sine titulo.
 

Sentenza 28 marzo 2014, n. 7305
(Sezioni Unite Civili, Presidente L. A. Rovelli, Relatore E. Bucciante)

CONTRATTI - AZIONE DI INADEMPIMENTO EX ART. 1453, SECONDO COMMA, COD. CIV. - DOMANDA DI RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO PROPOSTA IN CORSO DI CAUSA - ESTENSIONE DELLA MUTATIO ALLA CONSEGUENTE DOMANDA DI RISARCIMENTO DANNI - AMMISSIBILITA'




Le Sezioni Unite, a composizione di contrasto, hanno enunciato il principio secondo cui la parte che, ai sensi dell’art. 1453, secondo comma, cod. civ., chieda la risoluzione del contratto per inadempimento nel corso del giudizio dalla stessa promosso per ottenere l’adempimento, può domandare, contestualmente all’esercizio dello ius variandi, oltre alla restituzione della prestazione eseguita, anche il risarcimento dei danni derivanti dalla cessazione degli effetti del regolamento negoziale.
 

Sentenza 11 aprile 2014, n. 8510 (Sezioni Unite Civili,  Presidente L. A. Rovelli, Relatore A. Giusti)

TRIBUTI - TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA SUGLI ABBONAMENTI TELEFONICI CELLULARI - ABROGAZIONE - ESCLUSIONE - ENTI LOCALI - APPLICABILITA'



Le Sezioni Unite, a composizione di contrasto, hanno enunciato il principio secondo cui la tassa di concessione governativa sui telefonini non è abrogata ed è dovuta anche dagli enti locali, ai quali non si estende l’esenzione spettante all’Amministrazione dello Stato.

Sentenza 2 maggio 2014, n. 9560
(Sezioni Unite Civili, Presidente M. Adamo, Relatore R. Botta)

SCHEMA PRECETTO

ATTO DI PRECETTO
La/Il Creditore, con sede / corrente / domiciliato/a in ……….., capitale sociale Lit…………..in persona del legale rappresentante pro tempore, giusta ……………….. C.F. ……………., a) rappresentata/o e difesa/o dall’Avv. …………………. in virtù di ……………….. b) difesa dall’Avv. ………………….. in virtù di …………….., che altresì lo/a rappresenta unitamente e disgiuntamente all’Avv. ……………….. 1) e presso il cui studio in …………….. elegge il domicilio  2) ed elettivamente domiciliato/a presso il suo studio in ………………………… 3) ed elettivamente domiciliato/a presso lo studio dell’Avv. ……………. in ……………(…) Via/Piazza………………, giusta delega a margine/in calce al presente atto
PREMESSO
- che, su ricorso del Creditore, il (Presidente/Giudice del) Tribunale di ……….. in data .…………. emetteva il decreto n° ……….. (R.G. ………..), con il quale ingiungeva a Debitore1 ed a Debitore2, il pagamento in solido tra loro ed in favore della ricorrente, della somma di Lit. …………. oltre agli interessi di mora al tasso del ………….. a decorrere dal …………. sino al soddisfo, nonché alle spese del procedimento monitorio liquidate in complessive Lit………… più IVA e CAP, oltre successive occorrende;
- che detto decreto ingiuntivo, notificato a Debitore1 in data …………. ed a Debitore2 in data …………, stante la mancata opposizione, veniva dichiarato definitivamente esecutivo in data …………., con apposizione della relativa formula in data ………………..;
- che Creditore, in forza del predetto decreto ingiuntivo n°………. (R.G. ……), iscriveva ipoteca giudiziale presso la Conservatoria di …………. sugli immobili di proprietà di Debitore1.
Tutto ciò premesso, in applicazione di quanto disposto dal (Presidente/Giudice del) Tribunale di …………., il Creditore, come in epigrafe rappresentato/a e difeso/a
INTIMA A
DEBITORE1, nato/a a …………..(…) il …….., (con sede in ………) nonché a DEBITORE2, nato/a a ……………… (…) il …………., (vedi sopra) entrambi domiciliati in ………….. (…), Via …….. n°….., di pagare, entro e non oltre dieci giorni dalla notifica del presente atto, con l’avvertenza che in mancanza si procederà ad esecuzione forzata anche presso terzi, la complessiva somma di Lit ……. risultante dal seguente conteggio, oltre agli interessi di mora al tasso del ……….. a decorrere dal ………. sino al soddisfo, nonché alle spese di notifica del presente atto:
- Sorte del D.I. n° …….. (R.G. ………)                                                  ---------------
- spese legali liquidate nel D.I.                                                      ---------------
- interessi di mora come liquidati in D.I.
  dal …….. al ………..                                                                          ---------------
- adempimenti (richiesta copie-richiesta esecutorietà etc.)                 ---------------
- adempimenti (segue…)
- ispezione ipotecaria (spese e diritti) su n°2 nominativi                     ---------------
- esame stesse                                                                          ---------------
- richiesta n°1 copia in forma esecutiva (spese e diritti)             ----------------
- accesso e ritiro                                                                             ----------------
- nota d’iscrizione ipotecaria                                                         ----------------
- dattilo e collazione                                                                     ----------------
- (eventuale) versamenti effettuati dal ………al ……….                       ---------------
- Posizione ed archivio                                                                        ----------------
- disamina                                                                                            ----------------
- atto di precetto (spese e diritti)                                                            ----------------
- dattilo e collazione                                                                     ----------------
- richiesta notifica (diritti)                                                              -----------------
- ritiro ed esame ciascuna relata                                                   ----------------
- onorari precetto                                                                                   ----------------
- onorari iscrizione ipotecaria                                                         -----------------
- corrispondenza                                                                            -----------------
- Sessioni                                                                                             -----------------
TOTALE                                                                                            -----------------
Avv. ……………………


RELATA DI NOTIFICA
Ad istanza come in atti, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all’Ufficio Notifiche presso il Tribunale di ……………, ho notificato il presente atto a: