Il Tar del Lazio ha sospeso il concorso
di magistratura.
Cancellate le date del 25-26-27 giugno per 365 posti al concorso di magistratura.
Il ricorrente ha provato l'impossibilità a partecipare alla 3 giorni di prove. Fermi 20.787 candidati.
Il giovane aspirante magistrato è affetto da una grave disfunzione renale e pertanto costretto a giorni alterni a sottoporsi, nell’ospedale di una città in Emilia, ad una sessione di dialisi di vitale importanza. Si rivolge quindi al Tar, assistito dagli avvocati Massimo Clara e Michele De Fina, chiedendo di poter svolgere le 3 prove a giorni alterni.
L'art.16 della legge n.68 del 12 marzo 1999, infatti, garantisce ai soggetti affetti da disabilità, possibilità di partecipare a tutti i concorsi pubblici, a pari condizioni rispetto agli altri concorrenti, attraverso la previsione di speciali modalità di svolgimento delle prove di esame.
L’Avvocatura generale dello Stato, per conto del ministero della Giustizia, si oppone sostenendo che, adottando suddetta modalità, la regolarità del concorso potrebbe essere compromessa dal fatto che la traccia svolta dal candidato diventerebbe identificabile, e lo stesso potrebbe conoscerne il titolo prima dello svolgimento.
Tutto vero, rileva la sezione prima quater del Tar del Lazio: "L’esigenza di garanzia di accesso al pubblico impiego da parte dei cittadini disabili, attraverso la necessaria modulazione delle modalità di svolgimento delle prove, assume particolare e specifica rilevanza in relazione al concorso per l’ammissione alla magistratura ordinaria, che costituisce lo strumento esclusivo per l’accesso dei cittadini all’esercizio del potere giurisdizionale dello Stato".
L’ordinanza redatta dal relatore Giampiero Lo Presti, con il presidente di sezione Elia Orciuolo e il consigliere Fabio Mattei, dispone che il Ministero della Giustizia debba individuare una diversa articolazione temporale delle prove secondo le esigenze rappresentate dal ricorrente, ad esempio fissando le tre prove scritte a giorni alterni. Ciò, però, comporterebbe costi maggiori per riorganizzare il concorso e rimborsare alberghi, trasporti, vitto, e quant'altro per i circa 20.000 candidati costretti a restare fuori sede.
Duro colpo a sole due settimane dal concorso.
Da lunedì 9 giugno il Ministero dovrà scegliere se adeguarsi alla prescrizione del Tar, cambiando date e modalità del concorso per i candidati, oppure proporre un reclamo al Consiglio di Stato.
Staremo a vedere
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